mercoledì 18 dicembre 2013

Farro Perlato in Zuppa di Carote e Lenticchie...Natale Che Viene...Natale Che Va...



Oggi manca una settimana a Natale, ma cosa ancora peggiore, manca meno di un mese alla sessione invernale di esami...potrebbe essere la mia ultima sessione invernale...anzi non potrebbe DEVE!!! Perché sono davvero stanco di sessioni, appelli, appunti, lezioni, professori boriosi, voti sudati e nessun merito effettivo. Scusa te lo sfogo ma, se siete nella mia stessa condizione, sapete benissimo cosa vuol dire dover combattere per avere un titolo universitario e non avere niente in cambio se non, appunto, un misero foglio di carta ben rifinito e decorato da incorniciare...ma visto che ci siamo...per il momento balliamo!!!

La grande consolazione del Natale in arrivo è che riuscirò a passare un paio di giorni (ma giusto un paio) con la mia famiglia, con nessun'altra preoccupazione se non quella di dover mangiare, assaggiare, ridere,giocare e attorniarmi dell'affetto dei miei cari...e credetemi che ne ho proprio bisogno!
Seconda grande consolazione è che tra una settimana mancherà un mese e mezzo alle mie due settimane di ferie dall'altra parte del mondo...mare,sole ma soprattutto Andre...non vedo davvero l'ora di ritrovare un po' del mio baricentro perduto.

Per allietare questo post e ritrovare un po' di atmosfera natalizia carica di profumi e sapori di casa vi propongo questa ricettina facilissima che mi è capitata di realizzare l'altra sera e della quale sono già totalmente succube; ho notato che ultimamente mi capita di prediligere i cereali piuttosto che la solita pasta o comunque di scegliere più la pasta integrale o il riso...sto notando un profondo cambiamento in me, sento un vero cambiamento in m, nei miei gusti e in una voglia nuova di sperimentare e provare cose nuove, scoprire odori inusuali, assaggiare ed apprezzare cose nuove e farle mie, con ricette ed esperimenti nuovi.

Ingredienti (per 2 persone):

-140gr di farro perlato lavato e pronto alla cottura
-6 carote grandi
-1 litro e mezzo circa di brodo di dado
-2 cipolle rosse
-1 barattolo (400gr) di lenticchie
-olio evo
-maggiorana
-timo
-pepe
-sale

Preparazione:

Mondate e pulite con cura le carote e tagliatele a rondelle; pulite le cipolle e tagliatele a dadi irregolari e grossolani. Nel frattempo riscaldate il brodo di dado e, non appena ha raggiunto il bollore buttateci dentro le carote, le cipolle, le spezie e poco sale, quindi abbassate al minimo il fuoco, chiudete la pentola col coperchio e lasciate stufare per circa 20/30 minuti finché le carote e le cipolle non iniziano a disfarsi.
Togliete la pentola dal fuoco e frullate la minestra con il passaverdure elettrico, quindi aggiungete le lenticchie scolate e
ripassate il tutto rimettendo la pentola sul fuoco. Appena bolle buttate il farro e lasciate cuocere per circa 20 minuti a fuoco lento rimestando di tanto in tanto, non appena il farro è al dente spegnete il fuoco e lasciate riposare per un paio di minuti prima di servire.
Servite nelle ciotole ancora ben caldo e completate con un filo d'olio evo a crudo.

Ricetta ideale per chi, come me, è lontano da casa...questa vi riscalderà un pochino facendovi sentire sempre a casa.

Buona ultima settimana prenatalizia a tutti quanti!!!!  

lunedì 16 dicembre 2013

Risotto allo Zafferano e Carote: Ricordi di Milano, di Che Tempo che Fa, di Warhol e della Nebbia


Qualche giorno fa sono stato a Milano da mia sorella per cambiare un po' aria, per respirare aria più metropolitana, tenere d'occhio una sorellona e sostanzialmente rilassarmi e svagarmi un po' lasciando a casa preoccupazioni e troppi pensieri...giunto a Milano l'accoglienza non è proprio calorosa, anzi: muro di nebbia in città e freddo polare; della serie...”hai voluto il Nord d'Italia...eccotelo qui”!!!


Comunque sia i giorni trascorsi in compagnia della mia super sister (ahimé sempre troppo pochi) sono stati davvero belli e come sempre pieni di affetto, attenzioni e tante tante risate; tra le varie cose e impegni che mi ero a tempo perso programmato, sono riuscito ad andare alla Mostra di Palazzo Reale dedicata a Andy Warhol che personalmente ho sempre stimato e ammirato moltissimo; devo ammettere che pensavo di annoiarmi e di trovare le solite opere banali e ripetitive...invece sono stato molto incuriosito da opere da me mai viste tipo i quadri sulle “Ossidazioni” o quelli contro Nixon o la sua rivisitazione dell'Ultima Cena ispirata appunto dall'omonimo affresco leonardesco. Sensazionale tutta la sala dedicata alle polaroid, delle quali Warhol era vero e proprio maniaco: tra i vari scatti di personaggi famosi sono favolose gli autoscatti che l'artista si è fatto con tanto di parrucche, occhiali e en travestì, tanto da non sembrare più lui e confondendosi perfettamente tra altri mille visi famosi e idoli dello star-system resi normalissime persone e totalmente scorporizzate della loro aura iconica.

Quella stessa sera ho avuto la fortuna di partecipare come pubblico a uno dei programmi a mio parere più interessanti e variegati del tubo catodico...Che Tempo Che Fa presentato da Fabio Fazio; non voglio adesso svelarvi i succosi ospiti che ci sono stati quella sera ma posso assicurarvi che è una puntata assolutamente imperdibile e molto molto interessante e divertente; quindi, se fossi in voi, il 29 sera non mi prenderei impegni e mi godrei una bella oretta e mezza piacevole sul divano.

Prima della ricetta che ho preparato in questa atmosfera post milanese vorrei soltanto segnalarvi un posticino molto piacevole dove andare a spizzicare due cosette se siete di passaggio: Pandenus che è una panetteria che si trova in Via Tandino, una traversa di Corso Buenos Aires per intenderci, che fa delle cosine davvero molto buone e golose (i dolci sono davvero paradisiaci) il tutto immerso in un'atmosfera densa di profumi di pane appena sfornato e di candele che ti fanno proprio sentire a casa e coccolato.

Oggi ripensando a tutta questa atmosfera così ovattata e piena di cultura che sente già il profumo delle feste più belle, ho pensato di creare un risottino semplicissimo e molto leggero; non il banale risotto alla milanese ma neanche i pesanti risotti stracotti e stracarichi di cose che alla fine rimangono sullo stomaco fino alla Befana.

Ingredienti ( per 2 persone):

-200gr di riso arborio o carnaroli
-50gr di burro
-1 cipolla rossa
-8/10 carote
-brodo di dado
-1 bicchiere di vino bianco
-1 bustina di zafferano
-olio e.v.o.
-pepe
-sale

Preparazione:

Soffriggete la cipolla tagliata a pezzetti grossolani in un velo di olio extra vergine in una padella capiente e nel frattempo sbollentate le carote in una casseruola; non appena la cipolla imbiondisce per bene toglietela dal fuoco, scolate le carote senza buttare via l'acqua che rimetterete sul fuoco aggiungendo un dado vegetale e preparate il brodo per sfumare il risotto.
Fate tostare il riso con la cipolla, aggiungete le carote a dadini, quindi il brodo e iniziate la cottura del riso rimestando di tanto in tanto e aggiungendo mestoli di brodo quando vedete che il riso ha assorbito tutta l'acqua.
Quando il riso è al dente aggiungete il burro a tocchetti e sfumate il tutto con il bicchiere di vino e mantecate il tutto per bene correggendo di sale se necessario e spolverizzate con il pepe.
Prima che il riso riassorba tutto aggiungete lo zafferano e mischiate per bene; tenete il risotto bello umido (all'onda) e non troppo asciutto o risulterà stopposo.
Servite ben caldo e buon souvenir milanese!! (se ve ne anvanza riscaldatelo la sera in padella senza aggiungere olio o altro....vi garantisco che non c'è cosa più buona dopo un turno di lavoro massacrante!!!)

Un consiglio: visto che le carote risultano molto dolci, il risotto rischia di essere poco carico di gusti; in questo caso vi consiglio di sciogliere dentro al risotto un tocchetto di formaggio tipo fontina o toma o perchè no gorgonzola.


lunedì 9 dicembre 2013

Sei Mesi Fa, Casa Nuova, Parigi ...La Mia Vita

Sono tornatooooooo!!!!!




Finalmente dopo mesi...mesi e ancora mesi...sono riuscito a mettere una connessione Internet più o meno decente e quindi sono tornato on-line!!! 

Quasi sei mesi sono passati e in questi sei mesi sono successe tantissime cose e non so davvero da dove cominciare, proviamo dall'inizio; la situazione è la seguente: siamo a Giugno a Genova, tra meno di un mese è programmata la mia partenza per tre mesi alla volta di Parigi, devo cambiare casa e andare a vivere da solo e ho una sessione esami da preparare...in definitiva...un gran casino in una manciata di giorni!!!

Il biglietto per Parigi arriva due settimane prima di Luglio, proprio quando ormai avevo rinunciato e pensato che si fossero sbagliati e che fosse stato tutto un grandissimo errore...e invece...eccolo lì...partenza 1 Luglio, rientro 30 Settembre...tre mesi in un paese e una città praticamente sconosciuta, poche conoscenze nel gruppo di lavoro e una voglia matta di imparare e di scoprire cose nuove.

Nel frattempo la ricerca della casa giunge al suo termine andando a scegliere una piccola casetta, una sorta di tana a dirla tutta, nella zona del Molo vecchio, a due passi dal mare e nel cuore del centro storico genovese, unici vicini curiosi al momento sono dei gatti grassi sfamati dai vecchietti della zona che chiedono attenzioni e cibo. Giusto il tempo di spacchettare parte dei cartoni, comparare due cosette indispensabili (tra le quali un tavolo) ed eccoci catapultati a fine Giugno, un'inaugurazione di una casetta da fare e tanti amici da salutare prima della partenza; inutile dire e descrivere quanto fondamentale e indispensabile sia stata la presenza del mio Andre che in maniera instancabile e amorevole mi ha aiutato ad organizzare tutto ed è stato sempre vicino a me fino al giorno definitivo della partenza.


Giorno che arriva in un lampo e in un solo battito di ciglia mi ritrovo davanti alla fontana di Saint Michel, in una Parigi afosa e ingombra di turisti e da lì comincia la mia avventura parigina che può essere riassunta più o meno così: il gelato, le code infinite, il caldo torrido, la mancanza del mare, la mancanza di Andre, la cucina francese, gli amici nuovi e i vecchi che continuano a farsi sentire, il Louvre, l'osso di Chez Fernand, la musica ebrea in uno scantinato malfamato, una bottiglia di vino su Pont des Arts,  il pane più buono che abbia mai mangiato, il sushi sulle gradinate dell'Institut de France, la pioggia torrenziale che ti sorprende nel Marais, Notre Dame, le foto al Pantheon al tramonto, i muffin di Starbucks, la metro più intricata al mondo, il traffico, Operà, Paris Plage con 40 minuti di metro tutti i giorni, Merenda come il fratello che è sempre stato, le crepes dai bretoni e i felafel dai libanesi, Montmatre, le colazioni in un giardino pubblico, la Tour Eiffel vera signora d'Acciaio, i panini di Così e il loro crumble alle mele con la panna, Mimi e il suo amore incontrastato per me, le Centre Pompidou, gli hamburger di Tata Burger, il voler vivere lì e mollare tutto, il vederti dopo un mese e mezzo lontani, Eurodisney, ballare fino all'alba, i taxi, i ponti, i tramonti spettacolari e le albe che ti lasciano senza fiato, Francy mia anima gemella, le ballate per strada, i calameretti di Peres et Filles e il prosciutto di Da Rosa, champagne e il pane alle noci con Caprice des Dieux, lo Stade de France, il Velib e Invalides al buio, dormire aggrappato a te, il dulce di leche in confettura, le cucine più strane e più buone al mondo, amarti anche in questa altra città come se fossimo sempre stati qui, Miriam la piantina, l'Orangerie, Les Champs, il Kusmi Tea, innamorarmi di te di fronte alle Ninfee, i lucchetti, i lampioni, camminate notturne, i parchi infiniti e la barchetta sul lago....tutto questo e altre centomila cose è stata Parigi e sempre resterà nel cuore....sempre....




Direi che per il momento posso fermarmi qui, penso di avevrvi dato un pò di input interessanti...la situazione attuale?? Siamo a metà Dicembre, la casetta è praticamente finita ( ho addirittura una connessione Internet e un fornetto), a breve ricomincerò a spignattare un pò, Andre è partito per un "anno sabbatico" alla volta dell'Australia ma speriamo sia molto meno, a Febbraio andrò due settimane a Sidney, mi mancano 7 esami alla fine dei miei studi (e non vedo l'ora) e per il resto sono tornato un genovese DOC.
A presto prestissimo

venerdì 17 maggio 2013

La Teresa & Il Bento all' Italiana



Buongiorno Scarabocchi e buon inizio di weekend !!
So che è davvero tanto tempo che non pubblico un nuovo post ma è inutile che vi dica quanto poco tempo abbia per potermi dedicare al blog...vi chiedo umilmente perdono !!

 Per questo motivo oggi vorrei provare a pubblicare una nuova serie di ricettine facilissime da preparare e molto brevi anche da scrivere: ovvero la schiscetta!!!
La schiscetta è praticamente il pranzo take away di ogni italiano che, per motivi di lavoro, dieta, poco tempo, si vede costretto a portarsi il pranzo da casa da consumare in velocità...e quale periodo migliore dell'anno se non in primavera/estate? Magari al mare o su un prato durante la pausa pranzo?

Quella che vi propongo oggi è una schiscetta che ho preparato a Milano durante le mie ultime ferie quando sono andato a trovare mia sorella e che ho consumato all'Università; essendo stata creata a Milano ed avendo un bell'aspetto curato intitolerò questa ricetta a mia zia Teresa, vera sciura milanese!!! Spero sia di vostro gradimento 

Ingredienti (ad personam):

-150gr di riso thaibonnet 
-1 scatoletta di tonno media 
-1 uovo 

Preparazione:

Per prima cosa mettete a cuocere il riso in abbondante acqua salata e nel frattempo fate cuocere anche l'uovo e scolate la scatoletta di tonno dell'olio in eccesso.
Quando il riso è al dente scolatelo e sciacquatelo brevemente sotto l'acqua corrente, aggiungete il tonno e mescolate il tutto con un filo d'olio. 
Disponete quindi il riso nella vostra schiscetta, sgusciate l'uovo ormai sodo (dopo 10 minuti dal bollore) e tagliatelo a rondelle per guarnire il vostro piatto. Ecco qua il vostro pranzo take away da veri gourmet!

mercoledì 3 aprile 2013

La Pizza con la Crema, Pasqua e i Colleghi



Buongiorno Scarabocchi miei e buona Pasqua, anche se con un lieve ritardo...potete ben immaginare che tra feste, lavoro, famiglia, amici e cibo ci si stato ben poco tempo per aggiornare la pagina del blog e poter i postare questa splendida e golosissima ricetta pasquale che spero saprete apprezzare e gustare ugualmente anche dopo l'ultima settimana di abbuffate e scampagnate!!!

La ricetta che vi propongo oggi è una crostata alla crema con le amarene che tipica della tradizione napoletana che si prepara proprio durante il periodo di Pasqua...la Pizza con la Crema !!!
Cavie d'eccezione per questo nuovo esperimento culinario sono stati i miei pazienti colleghi che sembrano ancora tutti vivi e senza nessuna visibile intossicazione alimentare, anzi...la teglia mi è tornata indietro vuota. :D   
E adesso mettiamoci sotto...



Ingredienti per uno stampo da 24 cm:

Ingredienti per la pasta frolla:

-300gr di farina 00
-2 uova 
-100gr di burro 
-100gr di zucchero semolato
-1 bustina di vanillina 
-1 cucchiaino di lievito per dolci

Ingredienti per la crema pasticcera:

-4 uova 
-100gr di zucchero 
-50gr di farina 
-400ml di latte 
-100gr di amarene sciroppate 
zucchero a velo

Preparazione:

Per prima cosa iniziamo dalla preparazione della frolla: in una ciotola capiente disponete la farina a fontana quindi al centro ponete il burro a temperatura ambiente a pezzetti, lo zucchero, il lievito, la vanillina e le uova e mischiate velocemente con la punta delle dita incorporando la farina dall'esterno verso l'interno e continuate fino ad ottenere una palla compatta ed omogenea che rivestirete con la pellicola e lascerete riposare in frigo per almeno mezz'ora. 
Nel frattempo prepariamo la crema pasticcera:  in un pentolino mischiate tuorli e zucchero quindi aggiungete la farina e il latte a filo sempre mescolando e mettete il tutto a scaldare a fiamma bassissima sempre mescolando, fino a quando non inizia a bollire; quindi spegnete  fuoco, aggiungete alcuni abbondanti cucchiai di sciroppo di amerene e lasciate raffreddare mescolando di tanto in tanto così che la crema non si attacchi al fondo della pentola.
Non appena la crema si sarà raffreddata e la frolla compattata possiamo "costruire" la nostra crostata: stendete la pasta e disponetela per bene in una teglia da 24 cm di diametro quindi versatevi dentro la crema e con la pasta rimasta create la tipica griglia delle crostate riempiendo poi i buchi con le amarene candite.
Infornate a 180• per 40 minuti circa, sfornate, fate raffreddare completamente quindi cospargete di zucchero a velo e divorate!!!!



sabato 30 marzo 2013

Farinata...perchè sennò che Zeneize sei?!?



L'altra sera vi ho stuzzicato un pò la curiosità proponendovi un piccolo quiz: una foto di una scodella coperta da un canovaccio con questo indizio: in questa ricetta i ceci la fanno da padrone e ci vogliono 4 ore di tempo. Qualquno potrà aver indovinato, qualquno no...ma chiunque, se solo sapesse che ormai vivo da quasi sei anni a Genova avrà pensato a uno dei piatti capisaldi della cucina ligure, ovvero la farinata.

Per risalire all'invenzione di questa deliziosa ricetta a base di ceci dobbiamo andare indietro nel tempo fino al 1284 durante le battaglie tra Genova e Pisa ed esattamente durante la battaglia di Melora; la leggenda vuole che una galea genovese si trovasse coinvolta in una spaventosa tempesta durante la quale alcuni sacchi di farina di ceci e alcuni barili di olio si rovesciassero inzuppandosi di acqua salata. Cercando di salvare il possibile provarono a cucinare questo impasto e da qui nasce la farinata.

Questa naturalmente è una leggenda ma è pur vero che a Genova, dopo la focaccia, la farinata è il secondo cibo da passeggio più consumato e amato...per non parlare della focaccia farcita con la farinata...mi viene già l'acquolina in bocca!!!
Bando alla ciance ed ecco a voi la ricetta di questa prelibatezza della cucina genovese, una ricetta davvero facilissima ma che richiede molto tempo per il riposo dell'impasto...ma ne vale davvero la pena, garantito!!


Ingredienti:

-500gr di farina di ceci
-1 litro di acqua
-1 cucchiaio di sale

Per condire:

-1 bicchiere di olio evo
-pepe

Preparazione: 

Sciogliete il sale in un bicchiere di acqua e a parte setacciate la farina di ceci in una terrina e mescolatela prima con il bicchiere d'acqua salato e poi con il resto dell'acqua, mescolando di continuo fino ad ottenere un impasto liquido ed omogeneo; coprite la terrina con un canovaccio e lasciate riposare per quattro ore.
Trascorso il riposo eliminate l'eventuale schiuma che si è venuta a creare in superficie aiutandovi con una schiumarola quindi mescolate ancora per un pò l'impasto incorporando a filo l'olio lasciando l'impasto omogeneo e liscio.

Versate quindi la farinata liquida sulla placca unta di olio (o anche in più teglie) e passate alla cottura in forno, circa 20 minuti a 180° o fin quando non si forma una crosticina marroncina e l'interno risulta compatto e ben cotto. Sfornate, cospargete di abbondante pepe appena macinato e servite ancora calda.

Provate anche la farinata con le cipolle: basta aggiungere all'impasto ancora crudo le fettine di cipolle ancora crude....una vera delizia!!!


giovedì 28 marzo 2013

Non disturbar l'impasto che dorme



Esatto proprio così!!! In questa foto (che spero di riuscire a caricare) potete vedere una ciotola abbastanza capiente coperta da un canovaccio a quadretti...chissà cosa si nasconde...curiosi??
Vi dico solo che bisogna aspettare 4 ore di riposo e che i ceci sono i veri protagonisti, basta vi ho davvero detto troppo!!!! Se la ricetta riesce vi informerò quanto prima; buon pomeriggio piovoso a tutti voi


sabato 23 marzo 2013

Se leggete questo post...vuol dire che il cellulare funziona davvero bene!!

Ciao a tutti chi vi scrive sono sempre io ma stavolta sto provando un nuovo dispositivo per la pubblicazione dei link ovvero il mio cellulare!!! Perché sto provando vi chiederete voi...la risposta in realtà è molto semplice: devo riuscire a velocizzare la procedura di pubblicazione per tenervi sempre più maggiormente aggiornati sulle mie vicissitudini, peripezie, scoperte e nuove ricette; e quale metodo più veloce se non la pubblicazione da un dispositivo elettronico che posso portare sempre con me e che mi consente anche di caricare foto e filmati anche non avendo a disposizione un pc o della semplicissima corrente elettrica. 
Beh questa è solo una piccola prova che se andrà a buon fine vedrete pubblicata tra qualche minuto e potrete leggere, ma è solo l'inizio!!! Rimanere connessi perché...ogni scarabocchio nasconde un segreto!!! 

martedì 5 marzo 2013

Un Italiano a Parigi. Grado Zero: Sognando Parigi


Un mese fa la mia vita ha avuto una deviazione,un cambio di direzione, una svolta inattesa e un'opporunità da cogliere....ed eccomi qui a raccontarla: Dicembre scorso ero andato a Mappano,vicino Torino, sede di Grom, la catena di gelaterie per la quale lavoro da quasi tre anni, la mia seconda famiglia insomma... :) Ecco ero lì nella sperduta Mappano town per poter sostenere un esame di lingua (inglese e francese) e cultura aziendale per poter fare un "exchange progam" (un programma di scambio all'estero) di durata variabile in una delle gelaterie Grom presenti oltre i nostri confini nazionali.

Subito dopo l'esame la vita ha ripreso i suoi ritmi e le sue cadenze normali, lavoro,studio,amici e stavo quasi pendando che avessero dimenticato di dirci i risultati quando...ecco che arriva una mail...ero stato scelto per Parigi!!! Anche se era la mia terza scelta non posso di certo non affermare con assoluta certezza di essere una delle persone più felici al mondo!!!!


Parigi...la città dell'amore, la Tour Eiffel,croissant e tutto ciò che c'è nel mezzo...ricordo ancora l'unica volta che ci sono stato: per il 18° compleanno di mia sorella, quindi io ne avevo compiuti da poco 12, ero ancora "piccolo" e davvero ricordo solo episodi, Disneyland,Les Champs Elysees,la cima della Tour Eiffel,Notre Dame e ancora Disneyland!!! ma adesso sono già passati quasi tredici anni,sono successe moltissime cose e io sono profondamente cambiato e anche il mio modo di vedere le cose e la vita è cambiato rispetto a un ragazzino di dodici anni.

Un mese fa la conferma cartacea del periodo: dal primo Luglio al 30 Settembre, tre mesi pieni e vivi e ancora non mi sembra vero,ancora non riesco bene a capire cosa vuol dire andare lì e viverci tre mesi lavorando e scoprendo nuove cose...al solo pensiero mi vengono i brividi lungo la schiena e le braccia...come quando mi sveglio il giorno di Natale trepidante di aprire i regali.

Ed eccoci qui, a quattro mesi dalla partenza e ancora nessuna idea su cosa mi aspetta, nessun idea di quanto possa essere clada Parigi d'estate, nessun bagaglio in preparazione, nessun elenco lunghissimo di cose da vedere, nessun corso dell'ultimo momento per rispolverare a fondo almeno una parlata decente...solo sogni...e tante aspettative e tanta voglia di dare il meglio di me.

Quindi per il momento...sto sognando Parigi, vi terrò aggiornati su tutte le novità del caso e penso che se ci riuscirò terrò aggiornato il più possibile il blog per il periodo che vivrò (ancora non ci credo) lì...a presto...o meglio...a bientot ^^

giovedì 14 febbraio 2013

Quattro Chiacchere a Tropea


Oggi è già il secondo giorno di Quaresima e questa ricetta è ormai ricordo di un Martedì Grasso passato e che tra un anno tornerà,puntale e panzutello, per farci ancora ridere e scherzare.
Riesco per l'appunto a pubblicarla solo oggi in quanto è il mio giorno libero e riesco finalmente a respirare leggermente tra un impegno e un altro, tra riunioni,corsi di formazione,studio,turni di lavoro e clienti...spero sia di vostro gradimento nonostante il lieve ritardo rispetto alla feste canonica del martedì grasso.
Ho deciso di intitolare così questa mia versione delle frittelle tipiche del periodo carnevalizio (chiamatele chiacchere,bugie,frappe,crustoli...come vi pare insomma) perchè la ricetta arriva direttamente dalla mamma del nostro nuovo coinquilino Andrea che è per l'appunto di Tropea e alla quale va tutto il mio profondo ringraziamento per aver voluto condividere con noi questo suo prezioso segreto culinario.
So benissimo che entrando in questo periodo dell'anno si cerca di stringere la cinghia,di fare qualche rinuncia...e non parlo solo a livello della Quaresima ma, calcolando che siamo già quasi a Marzo, quanti staranno già valutando l'idea di una bella dieta depurativa post-feste?? Quindi non tentenniamo ancora, lasciatevi solo tentare un pochino dalla croccantezza, dall'odore vanigliato dello zucchero a velo che si mischia a quello delle feste in piazza e dei coriandoli tra le grida di gioia dei bambini....solo un morsetto...un morsetto ancora...

Ingredienti (per un pò di persone...)

-500gr di farina 00
-100gr di burro
-5 uova
-1 bicchierino di liquore (io ho usato la grappa)
-zucchero a velo q.b.
-olio per friggere q.b.

Preparazione:

In una capiente ciotola versate la farina, le uova, il burro sciolto e il bicchierino di liquore quindi con tanta pazienza e forza d'animo amalgamate tutti gli ingredienti tra di loro fino a creare un composto compatto e uniforme.
Dividete il composto in tante palle che andrete ad assottigliare con il mattarello, se avete la macchina per la pasta è meglio, fino a raggiungere uno spessore di mezzo millimetro circa (si deve vedere la vostra mano in controluce); quindi con l'aiuto di una rondella per tagliare i ravioli create tanti quadrotti irregolari e friggeteli immediatamente in abbondante olio bollente.
Vedrete che le frittelle tenderanno a gonfiarsi subito a causa dell'alcol nel liquore e poi si doreranno man mano...non appena sono belle dorate scolatele con uno scolapasta e mettetele ad asciugare su un piano ricoperto di carta assorbente da cucina. Non appena si sapranno raffreddate cospargetele con abbondante zucchero a velo e servite a tutti i vostri amici...che sicuramente apprezzeranno!!!




lunedì 28 gennaio 2013

E' Tardi, E' Tardi, E' Tardiiiiii


"E' Tardi, E' Tardi, E' Tardiiiiii" 


Queste sono le parole che accompagnano ormai i miei giorni e le mie settimane che velocemente macinano momenti, attimi, ore e in men che non si dica devi già girare la prima pagina del calendario e già senti odor di Febbraio...e la voglia di Primavera,feste in maschera e di crustoli croccanti...
devo ammettere che molto spesso desidero ardentemente una giornata di 48 ore o che almeno il mio corpo si possa scomporre in cento parti per poter riuscire a fare tutto quello che voglio fare; invece, puntualmente, mi trovo a fare scelte,disdire appuntamenti, rimandare, cancellare e alla fine quello che voglio fare si riduce prontamente allo 0% di tutta una giornata.

Gli amici li vedi poco, sei sempre di corsa, ci sono delle pratiche dell'università da far firmare, c'è un tirocinio da ricominciare e un pranzo da preparare,la spesa da rifare e una bolletta da pagare, lavoro,coni e coppette ed esami che non terminano mai.

Quest'anno penso che lo dedicherò al SEGNO...lasciare un segno nella propria vita, lasciare un'impronta negli avvenimenti di un anno e tutto questo indaffararsi in questioni nuove e nella vita di tutti i giorni sta dando piano piano i suoi frutti...e un bel frutto è già arrivato come una bomba...mi è stata ufficialmente comunicata la buona riuscita dell'esame per l' Exchange Program di Grom che avevo sostenuto a Dicembre: non so ancora di preciso quando....ma entro l'anno partirò per Parigi!!! Non vedo davvero l'ora e sarà davvero il mio "mettermi alla prova" per questo 2013; ancora non mi sembra vero e penso che non mi sembrerà vero fin quando non mi troverò su un aereo da solo e lontano dalla mia vita.

Spaventato ed emozionato, ma era, in fondo, quello che avevo chiesto per questo anno nuovo...lasciare un segno indelebile nella mia vita...e poi diciamolo...fare coni sulla Senna ha sicuramente un suo fascino!!!

giovedì 17 gennaio 2013

Torta da Fine del Mondo



Mi accorgo ormai che il weekend, per una ragione o per l'altra, non ho mai troppo tempo per scrivere e finisco quindi per ridurmi sempre all'inizio settimana o durante il mio giorno libero per tenervi informati sulle mie disavventure...ormai l'anno nuovo macina giorni a tutto spiano e in men che non si dica ci ritroviamo a metà Gennaio in un battibaleno; in questi giorni Genova è imprigionata da una morsa di gelo che non la lascia respirare ma, per fortuna, oggi un pochino di sole ha deciso di far capolino e di scaldarci un pochino.
Con questo pos concludo a tutti gli effetti la torta da Fine del Mondo che ho iniziato due post fa...se vi siete persi le puntate precedenti non disperate, vi aggiungio i link qui sotto...quindi pronti, ai posti....via!!!

Per la base  tipo Pan di Spagna (Torta della Suocera): http://scarabocchi-pastrocchi.blogspot.it/2013/01/torta-della-suoceramai-stata-cosi-dolce.html

Per la farcitura di Crema Chantilly: http://scarabocchi-pastrocchi.blogspot.it/2013/01/basi-di-pasticceriaparte-iii-crema.html

E adesso manca solo la copertura....di ottimo cioccolato fondente e stelline di zucchero!!!

Ingredienti: 

-200gr di cioccolato (io ho usato un cioccolato molto fondente perchè fa più contrasto poi con la crema chantilly all'interno!!!)
-15gr di burro
-100gr di stelline di zucchero

Preparazione:

Sciogliete a bagnomaria o al micronde il cioccolato fatto a pezzetti quindi unite il burro e mischiate per bene il tutto fino ad ottenere un composto uniforme e cremoso e senza pezzetti di cioccolato o burro residui.
Fate leggermente raffreddare, ma non troppo sennò si indurisce subito, quindi versatelo sulla torta ad ondate partendo sempre dal centro e facendo attenzione che non strabordi eccessivamente (vi consiglio di fare questa procedura su una grata in modo da eliminare il cioccolato in eccesso.
ivellate e spatolate per bene tutta la superficie quindi decorate a piacere con le stelline di zucchero; lasciate riposare la torta per almeno mezz'ora prima di servirla...e buona fine del mondo!!!


mercoledì 9 gennaio 2013

Basi di Pasticceria...parte III: Crema Chantilly



E dopo la basa per la torta da fine del mondo ( se ve la siete persa vi consiglio di guardare qui... http://scarabocchi-pastrocchi.blogspot.it/2013/01/torta-della-suoceramai-stata-cosi-dolce.html ) bisogna riempirla con qualcosa...e cosa c'è di meglio se non una buonissima e deliziosa crema chantilly??
Non vi preoccupate: come nella danza che usa nomi improbabili e difficilissimi per passi semplicissimi e basilari anche in questo caso si tratta di una preparazione abbastanza semplice, potremmo definirla una sorta di crema pasticcera modificata insomma!!!
Le dosi che vi fornisco sono per farcire una torta di circa 24cm di diametro ma vedrete che ne farete sicuramente di più ma attenzione: non esagerate sennò non riuscirete più a chiudere la torta senza che questa trasbordi...ma basta con le ciance...è il momento di pasticciare un pò!!!

Ingredienti:

-4 tuorli
-4 cucchiai di farina 00
-5 cucchiai di zucchero
-400ml di latte
-1 stecca di vaniglia (oppure usate la vanillina)
-250ml di panna fresca

Preparazione:

Mettete in un pentolino il latte a scaldare con la stecca di vaniglia (o con la vanillina) portandolo ad ebollizione e nel frattempo montate in una terrina a parte i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema omogenea e schiumosa; quindi aggiungete la farina setacciata a pioggia e il latte tiepido (senza stecca di vaniglia mi raccomando!) e mischiate per bene il tutto aiutandovi con un cucchiaio di legno.
Rovesciate tutto il composto in una pentola capiente e fate cuocere a fuoco lento mischiando per bene di continuo così da non creare grumi e non far bruciare il fondo che tenderà ad attaccarsi. Fate sobbollire fino a quando la crema non si addensa e lasciate raffreddare.
Mentre la crema si raffredda montate la panna ben ferma e poi aggiungetela delicatamente alla crema ormai fredda e mescolate il tutto per bene con un cucchiaio di legno sempre dal basso verso l'alto così da non smontare la panna...ed ecco qua la vostra buonissima crema chantilly ronta per essere utilizzata nella farcia della vostre torte o come copertura dei vostri dolci...deliziosa!!!


sabato 5 gennaio 2013

Torta della Suocera...Mai Stata Così Dolce...


Quella che vi propongo stasera è una torta di una semplicità sconvolgente presa direttamente da Cotto & Mangiato di Benedetta Parodi...si tratta di un semplicissimo Pan di Spagna (guardate qui se volete un bel Pan di Spagna alto e soffice http://scarabocchi-pastrocchi.blogspot.it/2012/03/pan-di-spagnapasticceria-di-base.html ) ma leggermente più dolce e soffice grazie alla presenza della panna; ideale per le torte dell'ultimo secondo (più di una volta mi ha salvato la serata perchè o ero in ritardo o avevo bruciato/distrutto/rovinato/sbagliato il dolce precedente) io ve la propongo questa sera perchè l'ho usata come base per una torta di compleanno da vera "Fine del Mondo"; quindi questo è il primo post di tre totali che vi aiuteranno a comporre la golosissima torta...quindi cosa aspettate??? E' ora di pasticciare un pò!!!

Ingredienti:

-3 uova
-10 cucchiai di zucchero semolato
-1 bustina di vanillina
-1 bustina di lievito per dolci
-200ml di panna fresca

Preparazione:

Niente di più semplice e immediato: mischiate tutti gli ingredienti assieme e mischiateli per bene con l'aiuto di uno sbattitore elettrico; quindi versate il contenuto ottenuto in una tortiera ricoperta di carta forno e livellate per bene.
Infornate a 180° per circa 30 minuti...et voilà!! Semplice e fragrante farà felice anche il palato più critico e difficile...persino quello di vostra suocera!!! :D


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